Filosofi pluralisti
L'arché non è uno solo Le affermazioni di Parmenide e di Zenone relative all'essere unico ed alle sue caratteristiche furono discusse e confutate da filosofi che chiameremo "pluralisti" perché la maggior parte delle loro filosofie portarono all'esigenza di ammettere che l'essere non è uno e che ci sono più esseri.
La principale difficoltà dell'ontologia parmenidea sta nel fatto che
Melissodi Samo, Coetaneo di Zenone e discepolo di Parmenide, In un libro Sulla natura o sull’essere, ipotizzò che l'essere fosse infinito.
l termine PERFEZIONE deriva da PERAS, confine.
Secondo Melisso per essere uno l'essere doveva essere infinito.
Partendo da questa considerazione Melisso propose nuove e diverse caratteristiche dell'essere:
Anche Dante parla di Melisso
Dante inserisce Melisso e Parmenide tra quelli che cercano senza metodo e tornano peggio di com'erano prima di partire:
Vie più che indarno da riva si parte,
Perché non torna tal qual ei si muove,
Chi pesca per lo vero, e non ha l'arte:
E di ciò sono al mondo aperte prove
Parmenide, Melisso e Brisso e molti,
I quali andavan, nè sapevan dove.
(Paradiso, XIII,121-126)
L'arché non è uno solo Le affermazioni di Parmenide e di Zenone relative all'essere unico ed alle sue caratteristiche furono discusse e confutate da filosofi che chiameremo "pluralisti" perché la maggior parte delle loro filosofie portarono all'esigenza di ammettere che l'essere non è uno e che ci sono più esseri.
La principale difficoltà dell'ontologia parmenidea sta nel fatto che
- da un punto di vista logico l'essere, la sostanza, non può che essere uno,
- quindi immobile, quindi privo di parti...
- quindi immobile, quindi privo di parti...
- da un punto di vista empirico (basandoci sulla nostra esperienza) non possiamo non renderci conto che la realtà pare composta da un'infinità di enti
- in continuo movimento e cambiamento
- in continuo movimento e cambiamento
Melissodi Samo, Coetaneo di Zenone e discepolo di Parmenide, In un libro Sulla natura o sull’essere, ipotizzò che l'essere fosse infinito.
l termine PERFEZIONE deriva da PERAS, confine.
- Anticamente si pensava che solo le cose ben rifinite, dotate di confine, di bella forma fossero perfette:
- per questo l'essere di Parmenide doveva essere finito.
Secondo Melisso per essere uno l'essere doveva essere infinito.
Partendo da questa considerazione Melisso propose nuove e diverse caratteristiche dell'essere:
- Essendo infinito è unico, se fossero due uno limiterebbe l'altro, non sarebbero infiniti.
- Essendo infinito occupa già tutto lo spazio e non può crescere ulteriormente, infatti se crescesse richiederebbe più spazio
- Ma se è infinito lo spazio vuoto non c'è, dove prima c'era il nulla non può esserci qualcosa
- Se non c’è il vuoto l'essere è pieno e immobile
- Se fosse denso o rado ci sarebbe più o meno spazio vuoto tra le sue parti,
- Se si muovesse dovrebbe esserci un dove.
Anche Dante parla di Melisso
Dante inserisce Melisso e Parmenide tra quelli che cercano senza metodo e tornano peggio di com'erano prima di partire:
Vie più che indarno da riva si parte,
Perché non torna tal qual ei si muove,
Chi pesca per lo vero, e non ha l'arte:
E di ciò sono al mondo aperte prove
Parmenide, Melisso e Brisso e molti,
I quali andavan, nè sapevan dove.
(Paradiso, XIII,121-126)
Parmenide e Melisso a confronto Esamina attentamente questa tabella
due diverse opinioni
Vita di Empedocle (492 - 432 a. C)
Nato ad Agrigentointorno al 492 a. C.Capo dei democratici fu esiliato nel Peloponneso.Conobbe Protagora, Erodoto e Ippodamo. Si occupò di botanica, zoologia, fisiologia, biologia. Fu oratore, profeta, taumaturgo e medico. Gli si attribuisce la scoperta del labirinto dell’orecchio interno e la fondazione di una scuola di medicina scientifica. Sembra anche che fosse un esperto ingegnere e come tale deviò le acque del fiume che attraversava la città di Selinunte distrutta dalla pestilenza.Scrisse poemi. Uno, "Sulla Natura", trattava argomenti cosmologici e naturalistici Secondo la leggenda si gettò nel cratere dell’Etna per far credere di essere stato accolto dagli dei, ma neppure il vulcano lo volle: un suo sandalo di bronzo fu risputato fuori.
Il pluralismo di Empedocle
EMPEDOCLE più che di ESSERE parlò di ENTI (al plurale)egli sosteneva che
Criticò le divinità e i miti tradizionali, e sostenne l'utilità delle tekné (sapere tecnico), utile per conoscere e dominare il mondo. Nel 433 venne processato perché sosteneva, che la luna fosse di pietra e il sole materia incandescente, e non delle divinità. Scelse l'esilio per evitare pene peggiori
Studiò anche medicina e matematica e la filosofia di Parmenidee di Empedocle.Teoria e praticaAnassagora cercò di non contraddire l'ontologia e contemporaneamente di dimostrare che la mente è in grado di capire e descrivere il divenire, che secondo Parmenide non era invece che un'invenzione dei sensi.Riguardo a Empedocle si chiese come fosse possibile che lo splendore della physis sia determinata dalla compenetrazione di soli quattro elementi?Negò l’unicità ed indivisibilità dell’ESSEREdistinguendo
Nati entrambi ad Abdera.Leucippo sembra essere vissuto nella seconda metà del V secolo a.C., si formò alla scuola eleatica e sarebbe stato, pare, discepolo di Parmenide e di Zenone.Democrito, vissuto tra il 460 e il 370 a.C. (contemporaneo quindi di Socrate), fu allievo e amico di Leucippo e fondò ad Abdera una vera e propria scuola filosofica. Le concezioni atomistiche di Leucippo e Democrito furono esposte in due opere di fisica:
Atomismo
L’essere, per loro, non è indivisibile, è divisibile ma solo fino ad un certo punto.
Quando si raggiunge il limite della divisibilità abbiamo gli ATOMI.
Nato ad Agrigentointorno al 492 a. C.Capo dei democratici fu esiliato nel Peloponneso.Conobbe Protagora, Erodoto e Ippodamo. Si occupò di botanica, zoologia, fisiologia, biologia. Fu oratore, profeta, taumaturgo e medico. Gli si attribuisce la scoperta del labirinto dell’orecchio interno e la fondazione di una scuola di medicina scientifica. Sembra anche che fosse un esperto ingegnere e come tale deviò le acque del fiume che attraversava la città di Selinunte distrutta dalla pestilenza.Scrisse poemi. Uno, "Sulla Natura", trattava argomenti cosmologici e naturalistici Secondo la leggenda si gettò nel cratere dell’Etna per far credere di essere stato accolto dagli dei, ma neppure il vulcano lo volle: un suo sandalo di bronzo fu risputato fuori.
Il pluralismo di Empedocle
EMPEDOCLE più che di ESSERE parlò di ENTI (al plurale)egli sosteneva che
- da un certo punto di vista ci fosse un solo essere, lo Sfero, eterno ed immutabile
- dal nostro punto di vista, invece, gli esseri sono moltissimi e tutti soggetti a mutazione
- Gli arché sono 4, le radici(aria, acqua, terra e fuoco)
- Ogni cosa è composta da una o più di queste radici, in parti diverse.
- non il nulla
- ma qualcosa di differente, (distinto qualitativamente).
- Il non essere dell'acqua, ad esempio, è terra, aria e fuoco
- Il non essere dell'acqua, ad esempio, è terra, aria e fuoco
- tra l'aria e l'acqua non è necessario un separatore perché si vede benissimo dove finisce l'una e comincia l'altra...
- L'amore(EROS) attrae e porta l'aggregazione, la nascita
- le quattro radici si uniscono, generando tutte le cose che nascono,
- le quattro radici si uniscono, generando tutte le cose che nascono,
- l'odio(THANATOS) conduce alla disgregazione
- le quattro radici si separano, distruggendo tutte le cose che muoiono.
- le quattro radici si separano, distruggendo tutte le cose che muoiono.
- «Sono queste, dunque, le cose che sono e, passando le une attraverso le altre, divengono varie di aspetto: tanto mescolandosi mutano!»
- Soltanto il loro insieme permane costante:
- «Sfero circolareche gode della solitudine che tutto l’avvolge.»
- «Sfero circolareche gode della solitudine che tutto l’avvolge.»
- la teoria orfica
- e la dottrina pitagorica della metempsicosi,
- e un po' del frammento di Anassimandro...
- e un po' del frammento di Anassimandro...
- l'anima (divina) passa da un corpo (animale o vegetale) all'altro per millenni.
Criticò le divinità e i miti tradizionali, e sostenne l'utilità delle tekné (sapere tecnico), utile per conoscere e dominare il mondo. Nel 433 venne processato perché sosteneva, che la luna fosse di pietra e il sole materia incandescente, e non delle divinità. Scelse l'esilio per evitare pene peggiori
Studiò anche medicina e matematica e la filosofia di Parmenidee di Empedocle.Teoria e praticaAnassagora cercò di non contraddire l'ontologia e contemporaneamente di dimostrare che la mente è in grado di capire e descrivere il divenire, che secondo Parmenide non era invece che un'invenzione dei sensi.Riguardo a Empedocle si chiese come fosse possibile che lo splendore della physis sia determinata dalla compenetrazione di soli quattro elementi?Negò l’unicità ed indivisibilità dell’ESSEREdistinguendo
- il piano teorico
- da quello pratico:
- per quante siano le parti dal punto di vista teorico, (numero teoricamente infinito),
- esse, all'atto pratico, sono sempre in numero finito
- per quante siano le parti dal punto di vista teorico, (numero teoricamente infinito),
- Lo divido in 2 parti e la loro somma 1 prosciutto
- Lo divido in 20 parti e la loro somma 1 prosciutto
- Lo divido in 200 parti e la loro somma 1 prosciutto...
- e così via all’infinito!
- Ogni cosa è infinitamente grande rispetto alle possibili parti, infinitamente piccola rispetto ciò di cui può far parte
- Le parti più piccole sono i SEMI, che costituiscono tutte le cose
- Ogni seme ha tutte le caratteristiche dell'essere di Parmenide.
- Ogni seme ha tutte le caratteristiche dell'essere di Parmenide.
- Relatività:"Caldo per me, freddo per te, piccolo per te, grande per me..."
- Ma come fanno tutte queste parti a formare un insieme ordinato?
- Il Noùs(intelletto supremo) sa e governa tutto
- Il Noùs(intelletto supremo) sa e governa tutto
- come principio vitale, elemento puro e incorruttibile all'interno delle cose,
- non identificandosi in nessuna parte
- ma stando da solo, non mescolandosi.
- non identificandosi in nessuna parte
- come principio organico,
- all'inizio dei tempi, i semi erano mescolati e fermi (migma)
- il noùs produsse un moto rotatorio centrifugo
- i semi si disposero in sfere concentriche, in base al peso
- dando origine al cosmo.
- all'inizio dei tempi, i semi erano mescolati e fermi (migma)
- La forma dei semi è simile a quella della cosa di cui fanno parte
- ogni oggetto emana semi che si spargono in tutte le direzioni
- noi vediamo le cose perché i loro semi colpiscono i nostri occhi
- i semi non hanno una nascita né una morte, ma solo una trasformazione
- In ogni cosa c'è un po' di un'altra cosa
- tutti i fenomeni avvengono per movimenti della quantità dei semi,
- che mantengono comunque inalterate le loro qualità
- che mantengono comunque inalterate le loro qualità
Nati entrambi ad Abdera.Leucippo sembra essere vissuto nella seconda metà del V secolo a.C., si formò alla scuola eleatica e sarebbe stato, pare, discepolo di Parmenide e di Zenone.Democrito, vissuto tra il 460 e il 370 a.C. (contemporaneo quindi di Socrate), fu allievo e amico di Leucippo e fondò ad Abdera una vera e propria scuola filosofica. Le concezioni atomistiche di Leucippo e Democrito furono esposte in due opere di fisica:
- il "Makròs diàkosmos" ("Grande cosmologia" di Leucippo)
- e il "Mikròs diàkosmos" ("Piccola cosmologia" di Democrito), entrambe perdute.
Atomismo
L’essere, per loro, non è indivisibile, è divisibile ma solo fino ad un certo punto.
Quando si raggiunge il limite della divisibilità abbiamo gli ATOMI.
- A (non) TOMO (taglio) = che non possono essere divisi, tagliati.
- Tutte le cose sono aggregati di atomi.
- La somma degli atomi restituisce l’intero...
- Il ragionamento di Zenone viene confutato: essendoci il vuoto gli elementi divisori non sono più necessari
- I paradossi basati sulla divisione infinita sono confutati:
- Tra divisione pratica (col coltello) e teorica (matematica) c’è differenza e le due operazioni non vanno mischiate. (Un atomo (indivisibile) può essere grande come la metà d di un altro)
- Gli atomi sono di misure diverse
- A (non) TOMO (taglio) = che non possono essere divisi, tagliati.