Sofisti
Generalità
Prima di cominciare qualche schematica informazione sui Sofisti
La loro fu una rivoluzione culturale: non accettavano più le sacre tradizioni e il legame tra uomo e cosmo era, così, sciolto.
Le loro tesi misero in crisi i fondamenti etici e politici della polis.
Il dibattito che ne seguì ci è stato tramandato come il problema del rapporto tra la legge di natura e la legge scritta dall'uomo.
Linguaggio e verità Un altro tema di grande interesse posto dai Sofisti è "linguaggio e verità". La discussione sulla forza delle parole e sul rapporto tra ciò che si dice e ciò che effettivamente è...
Molti di loro esercitavano una professione simile a quella degli avvocati di oggi, facevano i logografi, scrivevano i discorsi per chi doveva partecipare ai processi in tribunale...
Relativismo dal latino relatus ("riferire", "far riferimento").
Linguaggio e verità Qualche informazione sul problema
La tradizione filosofica aveva molto discusso del problema : alcuni filosofi, poi, avevano dato dei criteri per distingere vero da falso, verità da apparenza, opinione e scienza...
I Sofisti misero in discussione questi criteri permettendo, così di trovare regole nuove, più adatte alla nuova e più complessa società.
Ecco i filosofi "che hanno abolito il criterio" (cliccando sui nomi puoi vedere qualche approfondimento) Protagora
"Di tutte le cose misura è l’uomo: di quelle che sono, per ciò che sono, di quelle che non sono, per ciò che non sono."
Gorgia
Nulla esiste, se anche qualcosa esistesse non sarebbe conoscibile da parte dell’uomo; se anche qualcosa fosse conoscibile non sarebbe comunicabile agli altri.
Una raccolta di coppie ragionamenti veri ma che si escludono a vicenda...
Socrate
Protagora Per lui tutte le opinioni sono vere
In parole povere è l'uomo che decide cosa c'è e cosa manca alle cose.
Gorgia
Scrisse: "nulla esiste, se anche qualcosa esistesse non sarebbe conoscibile da parte dell’uomo, se anche qualcosa fosse conoscibile non sarebbe comunicabile agli altri."
Sembra una presa in giro del poema di Parmenide?
In realtà il suo ragionamento tende a dimostrare
nulla
esiste
se anche qualcosa esistesse non sarebbe conoscibile da parte dell’uomo;
se anche qualcosa fosse conoscibile
non sarebbe comunicabile agli altri.
L'encomio di Elena Gorgia scrisse anche il discorso per la difesa di Elena in un ipotetico processo che non fu mai celebrato: l'encomio di Elena,
In quest'opera il filosofo (meglio sarebbe dire l'avvocato...) analizza il logos e gli attribuisce 4 poteri
prova anche a dare un'occhiata all'analisi molto più seria e ponderosa che trovi sul libro di testo (p. 183)
I discorsi doppi Nei "discorsi doppi", non ne conosciamo l'autore, si espongono coppie di concetti antitetici quali bene-male, bello-brutto, giusto-ingiusto per dimostrarne la relatività.
ad esempio:
Discorsi duplici si fanno [...] intorno al bene e al male. [...] la stessa cosa che per alcuni sarebbe bene per altri è male
Legge e natura nella tradizione Prima di tutto qualche sintetica informazione sul rapporto tra la natura e la legge, (physis e nomos), nella tradizione.
Legge e natura: Analizziamo il pensiero di alcuni Sofisti Protagora:
Le divinità sono strumenti per tenere a bada con la paura gli uomini.
Callicle
Protagora Il nomos (legge) e la verità, non hanno validità universale (e nemmeno origine divina?).
Solo nell'ordine della legge (convenzionale), è possibile la convivenza specificamente umana.
Qualche anno dopo il potere passò ad un'altra classe politica, più rozza ed ignorante, che caccerà Protagora dalla polis
Gorgia
Rileggiamo la famosa frase in relazione alla contrapposizione esplicita fra natura e legge
«Cento talleri reali non contengono assolutamente nulla di più di cento talleri possibili [...]. Ma rispetto allo stato delle mie finanze nei cento talleri reali c'è più che nel semplice concetto di essi (cioè nella loro possibilità)», Critica della ragion pura, vol. II, p. 472)
Crizia Anche la religione è una creazione umana (in funzione del potere).
Generalità
Prima di cominciare qualche schematica informazione sui Sofisti
- Sofisti deriva da sophistés, "chi fa professione di sapienza".
- Apparsero verso la metà del 5° sec. a.C.
- Si facevano pagare dai clienti
- Non si ritenevano responsabili dell'uso che il cliente poteva fate delle tecniche di comunicazione apprese
- Erano tecnici della comunicazione
- Preferivano il “discorso lungo” (macrologia)
- Erano maestri di “Eristica” (Arte di battagliare con le parole)
- Erano relativisti
La loro fu una rivoluzione culturale: non accettavano più le sacre tradizioni e il legame tra uomo e cosmo era, così, sciolto.
Le loro tesi misero in crisi i fondamenti etici e politici della polis.
Il dibattito che ne seguì ci è stato tramandato come il problema del rapporto tra la legge di natura e la legge scritta dall'uomo.
Linguaggio e verità Un altro tema di grande interesse posto dai Sofisti è "linguaggio e verità". La discussione sulla forza delle parole e sul rapporto tra ciò che si dice e ciò che effettivamente è...
Molti di loro esercitavano una professione simile a quella degli avvocati di oggi, facevano i logografi, scrivevano i discorsi per chi doveva partecipare ai processi in tribunale...
- In alcuni casi conveniva di più dire che ciò che succede, ciò che si dice è altro rispetto alla verità
- In altri casi conveniva sostenere esattamente la tesi opposta
Relativismo dal latino relatus ("riferire", "far riferimento").
- è la filosofia di chi ritiene
- che non vi siano verità assolute
- che ogni verità è tale solo in relazione a qualcosa.
Linguaggio e verità Qualche informazione sul problema
La tradizione filosofica aveva molto discusso del problema : alcuni filosofi, poi, avevano dato dei criteri per distingere vero da falso, verità da apparenza, opinione e scienza...
I Sofisti misero in discussione questi criteri permettendo, così di trovare regole nuove, più adatte alla nuova e più complessa società.
Ecco i filosofi "che hanno abolito il criterio" (cliccando sui nomi puoi vedere qualche approfondimento) Protagora
"Di tutte le cose misura è l’uomo: di quelle che sono, per ciò che sono, di quelle che non sono, per ciò che non sono."
Gorgia
Nulla esiste, se anche qualcosa esistesse non sarebbe conoscibile da parte dell’uomo; se anche qualcosa fosse conoscibile non sarebbe comunicabile agli altri.
Una raccolta di coppie ragionamenti veri ma che si escludono a vicenda...
Socrate
Protagora Per lui tutte le opinioni sono vere
- la verità è tale relativamente a qualcosa,
- le opinioni di una persona esistono
- e sono vere almeno per quella stessa persona.
- e sono vere almeno per quella stessa persona.
In parole povere è l'uomo che decide cosa c'è e cosa manca alle cose.
Gorgia
Scrisse: "nulla esiste, se anche qualcosa esistesse non sarebbe conoscibile da parte dell’uomo, se anche qualcosa fosse conoscibile non sarebbe comunicabile agli altri."
Sembra una presa in giro del poema di Parmenide?
In realtà il suo ragionamento tende a dimostrare
- sia la contrapposizione tra natura e legge,
- sia la mancanza di criteri validi di riconoscimento della verità.
- di quello che penso e dico
- come oggetto,
- nel senso che le parole non sono cose
- al massimo esiste un oggetto che corrisponde a ciò che penso ma non è ciò che penso
- noi conosciamo le parole, non le cose
- anche se ti infili un oggetto nel cervello non per questo lo trasformi in pensieri
- anche se ti infili un oggetto nel cervello non per questo lo trasformi in pensieri
- al massimo io penso un pensiero, che non è una cosa esistente
- anche se per qualche caso fortuito io petessi trasformare in parola un oggetto
- non è certo che gli altri riuscirebbero a ritrasformarlo in cosa
In quest'opera il filosofo (meglio sarebbe dire l'avvocato...) analizza il logos e gli attribuisce 4 poteri
- plasma l'anima producendo dolore e piacere
- ha funzione estetica (poesia e tragedia)
- persuade (strappa il consenso)
- mette in relazione con verità e opinione
prova anche a dare un'occhiata all'analisi molto più seria e ponderosa che trovi sul libro di testo (p. 183)
I discorsi doppi Nei "discorsi doppi", non ne conosciamo l'autore, si espongono coppie di concetti antitetici quali bene-male, bello-brutto, giusto-ingiusto per dimostrarne la relatività.
ad esempio:
Discorsi duplici si fanno [...] intorno al bene e al male. [...] la stessa cosa che per alcuni sarebbe bene per altri è male
- nella vita umana, le [...] cure sono il mangiare, il bere, e i piaceri sessuali;
- questi soddisfacimenti per l'ammalato sono un male,
- ma per chi è sano e ne ha bisogno, un bene.
- Pertanto, l'abuso di essi è male per gl'incontinenti,
- ma per chi li vende e ci guadagna, è un bene.
- questi soddisfacimenti per l'ammalato sono un male,
- E così la malattia
- per i malati è un male,
- ma per i medici è un bene.
- per i malati è un male,
- E ancora, la morte
- per chi muore è un male,
- ma per i venditori di tombe e per i becchini è un bene.
- per chi muore è un male,
- E che l'agricoltura dia abbondante raccolto,
- è un bene per gli agricoltori,
- ma per i commercianti è male.
- è un bene per gli agricoltori,
Legge e natura nella tradizione Prima di tutto qualche sintetica informazione sul rapporto tra la natura e la legge, (physis e nomos), nella tradizione.
- Nei poemi omerici la legge aveva origine divina e carattere orale;
- l'autorità del re era politica e religiosa insieme.
- Le ordinanze regali, tramandate da padre in figlio, costituiscono nel corso delle generazioni il corpo di un diritto sacro.
- La costituzione, la cittadinanza implicano anche la condivisione dei miti e la partecipazione ai riti e alle cerimonie
- l'autorità del re era politica e religiosa insieme.
- A partire dal 7° sec. a.C. si ha una fondamentale innovazione: le leggi vengono scritte e rese pubbliche.
- grandi legislatori, come Licurgo e Solone raccolgono le vecchie leggi in codici scritti (nomos = legge scritta).
- La legge si installa nella polis e ne diviene l'anima stessa.
- Nel nomos si esprimone la volontà della polis, e la costituzione, la cittadinanza è anche obbedienza alla legge.
- grandi legislatori, come Licurgo e Solone raccolgono le vecchie leggi in codici scritti (nomos = legge scritta).
Legge e natura: Analizziamo il pensiero di alcuni Sofisti Protagora:
- La legge e la verità, non hanno validità universale, derivano da una convenzione
- nulla esiste
- ne abbiamo già parlato, analizzeremo questo ragionamento partendo da un nuovo punto di vista
- ne abbiamo già parlato, analizzeremo questo ragionamento partendo da un nuovo punto di vista
Callicle
- le leggi sono state inventate dai deboli per impedire ai forti di comandare.
- La giustizia è l'utile del più forte.
Solo nell'ordine della legge (convenzionale), è possibile la convivenza specificamente umana.
Qualche anno dopo il potere passò ad un'altra classe politica, più rozza ed ignorante, che caccerà Protagora dalla polis
Gorgia
Rileggiamo la famosa frase in relazione alla contrapposizione esplicita fra natura e legge
- nulla esiste
- ricorda un po' i paradossi di Zenone:
- ammettiamo il contrario di ciò che vogliamo dimostrare
- ammettiamo il contrario di ciò che vogliamo dimostrare
- ricorda un po' i paradossi di Zenone:
- se anche qualcosa esistesse non sarebbe conoscibile da parte dell’uomo;
- (tutto) ciò che è pensato non (per questo) è:
- non basta pensare qualcosa perché questa cosa ci sia veramente
- non basta pensare qualcosa perché questa cosa ci sia veramente
- se penso ad un carciofo di sette chili...
- (tutto) ciò che è pensato non (per questo) è:
- se anche qualcosa fosse conoscibile non sarebbe comunicabile agli altri.
- la parola non coincide sempre con le cose che indica
- noi indichiamo
- non le cose reali
- ma la parola,
- che è comunque sempre diversa dalle cose che sono.
- non le cose reali
- la parola non coincide sempre con le cose che indica
«Cento talleri reali non contengono assolutamente nulla di più di cento talleri possibili [...]. Ma rispetto allo stato delle mie finanze nei cento talleri reali c'è più che nel semplice concetto di essi (cioè nella loro possibilità)», Critica della ragion pura, vol. II, p. 472)
Crizia Anche la religione è una creazione umana (in funzione del potere).
- Le divinità sono strumenti inventati dal legislatore per tenere a bada con la paura gli uomini,
- in sé privi di moralità e socialità.
- in sé privi di moralità e socialità.
- convincendo la gente che gli dei vedono tutto
- i crimini diminuiscono
- se nessuno mi vede, possono vedermi (e punirmi) gli dei...
- se nessuno mi vede, possono vedermi (e punirmi) gli dei...
- i crimini diminuiscono
- La natura mostra, in ogni sua manifestazione, che i migliori prevalgono ed i peggiori soccombono.
- I migliori
- devono soddisfare passioni e desideri,
- per aderire alla natura e alle sue leggi,
- spezzando così le catene imposte loro dalle convinzioni umane.
- devono soddisfare passioni e desideri,
- la superiorità di alcuni
- e non l'eguaglianza di tutti.
- La legge legalizza la sopraffazione?
- altrimenti non trascurerebbero la giustizia;
- vediamo infatti che gli uomini non l’applicano mai.
- vediamo infatti che gli uomini non l’applicano mai.