Parmenide, Zenone e l'ontologia
Vita di Parmenide Nato da famiglia aristocratica ad Elea, oggi Velia, nei pressi di Capo Palinuro, nel 515 a.C.
Fu senz'altro influenzato dal pitagorismo, per lo meno nella fase di formazione;
Qui fondò la sua scuola, detta eleatica, e scrisse le leggi della città.
Secondo la tradizione visse i suoi ultimi anni ad Atene assieme al suo discepolo prediletto, Zenone.
Ad Atene conobbero Socrate.
Secondo Plutarco le lezioni del maestro erano seguite anche da Pericle.
Poema filosofico Parmenide scrisse un poema, di cui ci restano alcuni frammenti e a cui venne dato il titolo Sulla natura dove una dea e fanciulle immortali e cavalli sapienti spiegano che il nulla non esiste.
Ecco un breve stralcio
"Orbene ti dirò quali sono le sole vie di ricerca pensabili, e tu ascolta attentamente le mie parole,
Non sembra una così grande scoperta... Sembra un ragionamento semplice ed evidente:
Eppure i filosofi hanno discusso di essere e di nulla per più di 2000 anni e ancora continuano.
In pratica Parmenide ha creato una nuova scienza filosofica
Ontologia Dal poema di Parmenide prende le mosse una branca della filosofia che si chiama Ontologia(tal greco “to on”, essere) che studia l’essere e le sue caratteristiche.
Attenzione! Il nulla di cui Parmenide vieta l'uso non è lo zero matematico scoperto e divulgato dai Maya e dagli Arabi...
Gli attributi dell'essere Ma com’è fatto l’ESSERE?
La Dea dice al filosofo che ci sono due strade
Zenone, l'allievo di Parmenide Allievo prediletto e “AMASIO” di Parmenide, Zenone era un gran logico, specializzato
Se lo spazio esistesse Parmenide avrebbe torto, quindi non esiste,,, Ma com'è possibile che l’ESSERE sia uno e indivisibile? Io vedo un mondo pieno di esseri, tutti sono divisibili!
Zenone rispose che evidentemente, visto che il suo maestro non poteva avere torto avevano torto i nostri sensi e inventò questa definizione:
CONCLUSIONE: Lo spazio è un’illusione dei nostri sensi.
Anche il tempo non può esistere Col PARADOSSO DELLA DICOTOMIA. Poi, Zenone dimostrò che anche il tempo non esiste
Vita di Parmenide Nato da famiglia aristocratica ad Elea, oggi Velia, nei pressi di Capo Palinuro, nel 515 a.C.
Fu senz'altro influenzato dal pitagorismo, per lo meno nella fase di formazione;
Qui fondò la sua scuola, detta eleatica, e scrisse le leggi della città.
Secondo la tradizione visse i suoi ultimi anni ad Atene assieme al suo discepolo prediletto, Zenone.
Ad Atene conobbero Socrate.
Secondo Plutarco le lezioni del maestro erano seguite anche da Pericle.
Poema filosofico Parmenide scrisse un poema, di cui ci restano alcuni frammenti e a cui venne dato il titolo Sulla natura dove una dea e fanciulle immortali e cavalli sapienti spiegano che il nulla non esiste.
Ecco un breve stralcio
"Orbene ti dirò quali sono le sole vie di ricerca pensabili, e tu ascolta attentamente le mie parole,
- L’una che dice che l’ ESSERE è e non può non esserci
- è il sentiero della PERSUASIONE, che tiene dietro alla verità.
- è il sentiero della PERSUASIONE, che tiene dietro alla verità.
- L’altra, che dice che anche il NULLA deve necessariamente esistere
- è un sentiero che non devi seguire.
- Non lo puoi pensare né lo puoi esprimere (...)
- infatti, è lo stesso
- il PENSIERO
- e l’ ESSERE"
- il PENSIERO
- è un sentiero che non devi seguire.
Non sembra una così grande scoperta... Sembra un ragionamento semplice ed evidente:
- se penso una cosa vuole dire che, almeno come pensiero, esiste.
- se una cosa non viene pensata non esiste, almeno per chi non la pensa.
- l’essere c’è, il nulla non c’è:
- è molto meglio studiare (vie di ricerca) le cose che ci sono che quelle che non esistono.
- è molto meglio studiare (vie di ricerca) le cose che ci sono che quelle che non esistono.
- col nulla non si può costruire qualcosa...
Eppure i filosofi hanno discusso di essere e di nulla per più di 2000 anni e ancora continuano.
In pratica Parmenide ha creato una nuova scienza filosofica
- trasformando il verbo essere
- nel sostantivo essere
Ontologia Dal poema di Parmenide prende le mosse una branca della filosofia che si chiama Ontologia(tal greco “to on”, essere) che studia l’essere e le sue caratteristiche.
Attenzione! Il nulla di cui Parmenide vieta l'uso non è lo zero matematico scoperto e divulgato dai Maya e dagli Arabi...
Gli attributi dell'essere Ma com’è fatto l’ESSERE?
La Dea dice al filosofo che ci sono due strade
- la prima è quella facile, in discesa,
- non porta da nessuna parte
- non va percorsa,
- la strada del non essere
- non porta da nessuna parte
- la seconda è difficile, ardua, in salita,
- ma bisogna passare di lì per raggiungere la perfezione
- è quella dell'essere.
- ma bisogna passare di lì per raggiungere la perfezione
- ESSENDO INGENERATO
- è ANCHE IMPERITURO
- TUTT'INTERO
- UNICO
- IMMOBILE
- SENZA FINE
- NON MAI ERA NE’ SARA’
- SIMILE ALLA MASSA DI BEN ROTONDA SFERA
- PRIVO DI PARTI
- INDIVISO
- io sono indiviso ma non privo di parti
Zenone, l'allievo di Parmenide Allievo prediletto e “AMASIO” di Parmenide, Zenone era un gran logico, specializzato
- nelle dimostrazioni per assurdo
- Ammettiamo pure che A sia B. Ma se A è B allora... Quindi A non può essere B! c.v.d.
- Ammettiamo pure che A sia B. Ma se A è B allora... Quindi A non può essere B! c.v.d.
- e nei paradossi
- ragionamenti opposti che sembrano entrambi veri,
- ragionamenti opposti che sembrano entrambi veri,
Se lo spazio esistesse Parmenide avrebbe torto, quindi non esiste,,, Ma com'è possibile che l’ESSERE sia uno e indivisibile? Io vedo un mondo pieno di esseri, tutti sono divisibili!
Zenone rispose che evidentemente, visto che il suo maestro non poteva avere torto avevano torto i nostri sensi e inventò questa definizione:
- Ammettiamo pure che gli esseri siano più di uno
- O sono un numero infinito o sono un numero finito
- Se fossero in numero infinito anche le loro parti sarebbero in numero infinito
- Ma se le parti sono in numero infinito ciascuna di loro avrà un peso
- La somma di infiniti pesi, per piccola che sia dà un peso infinito
- Allora nel mondo ci sono delle pizze, delle scarpe e delle piume infinitamente pesanti....
- Bisognerà quindi pensare che non siano in numero infinito ma finito
- Mettiamo che siano due
- Per sapere che sono due deve esserci qualcosa che li divide
- Allora non sono due ma tre
- Ma se sono tre allora sono cinque perché devono esserci almeno due cose che li separano...
- Quindi non sono né un numero finito né uno infinito quindi l'essere è uno
CONCLUSIONE: Lo spazio è un’illusione dei nostri sensi.
Anche il tempo non può esistere Col PARADOSSO DELLA DICOTOMIA. Poi, Zenone dimostrò che anche il tempo non esiste
- Tra A e B, a metà, c’è il punto C, tra A e C, a metà c’è il punto D, tra A e D, a metà c’è il punto E (e così via all'infinito...)
- Un corpo, per muoversi da un punto all'altro impiega un tempo La somma di infiniti tempi è un tempo infinito (!!!)
- Se tra due punti ci sono infiniti punti (spazio continuo), un corpo, per muoversi, impiegherebbe un tempo infinito
- Ma anche se i punti fossero in numero finito (mettiamo due)...